Questo m’è successo: bloccato per dodici ore perché un mio “contenuto” di circa un mese prima ha ferito qualche animo sensibile. Il motivo ufficiale? “violazione degli standard della comunità”…onestamente li lessi e non m’era sembrato di aver fatto una violazione, sicché ho richiesto spiegazioni allo staff.
Vediamo la grave minaccia per la sensibile collettività: il post incriminato era una semplice condivisione di una foto, già presente su facebook e già condivisa da altri (quindi semplicemente ri-condivisa), che “denunciava” la maleducazione dei figli e le responsabilità dei genitori che spesso se ne fregano, e li ignorano.
Mi piace questo mondo che invece di mettersi in discussione si sente accusato, ma per certi versi m‘ha infastidito anche l’atteggiamento team facebook che, evidentemente e diversamente da quanto dichiarano, prima di controllare bloccano direttamente e che tendono a rispondere al problema secoli dopo, cosa che non hanno ancora fatto…bah…efficienza
Temo che ormai non conti più se ciò che si dice sia giusto o sbagliato, se venga detto in maniera innocente o meno, ma solo quanto qualcuno possa sentirsene ferito, colpevole o meno: così però le cose non funzionano.